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Jacob Foster
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Mamma Ho Riperso L Aereo Mi Sono Smarrito A New...



Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York ha aperto con un record di $ 31,1 milioni di novembre in 2.222 cinema, con una media di $ 14.008 per sala.[6] Sebbene sia iniziato meglio di Mamma, ho perso l'aereo,[7] incassando $ 100 milioni in 24 giorni rispetto ai 33 giorni dell'originale, alla fine il sequel ha incassato meno nel primo film, con $ 173,6 milioni negli Stati Uniti e in Canada e un totale mondiale di $ 359 milioni,[6] rispetto ai $ 476 milioni del primo film.[8] Fu il terzo film di maggior successo dell'anno, alle spalle di Aladdin e Guardia del corpo.[9]




Mamma ho riperso l aereo mi sono smarrito a New...



Arriva il Natale e torna in tv uno dei film più amati di sempre: Mamma ho perso l'aereo. Tutti conoscono la storia di Kevin e solitamente, quando i palinsesti televisivi italiani cominciamo a inserirlo nella programmazione significa che le feste sono arrivate.


Il sequel del film "Mamma ho riperso l'aereo, mi sono smarrito a New York" è stato girato proprio tra le strade della Grande Mela, facciamo quindi un tour tra le location più famose.


Mamma ho riperso l'aereo è il secondo capitolo delle disavventure natalizie di Kevin McCallister, arrivato in sala nel 1992, che va in onda questa sera alle 21.20 su Italia 1. Dopo il successo ottenuto da Mamma ho perso l'aereo, non sorprese nessuno la scelta di portare sul grande schermo un sequel che spostò l'ambientazione dai sobborghi residenziali di una qualsiasi città statunitense al cuore della Grande Mela.


Mamma ho riperso l'aereo è una pellicola che sembra aver fatto suo il monito "squadra che vince non si cambia": la pellicola, infatti, ripropone quasi pedissequamente i tormentoni del primo capitolo: dall'urlo della madre di Kevin quando si rende conto della dimenticanza alla struttura narrativa, che passa attraverso un vero e proprio percorso a ostacoli per i ladri che vogliono derubare un uomo buono. Non manca nemmeno il video di un vecchio film che Kevin usa per comunicare con gli adulti o il personaggio borderline dall'aspetto spaventoso ma il cuore estremamente gentile. Inoltre questo secondo capitolo si arricchisce anche di ottime guest star, guidate da Tim Curry, diventato famoso per aver interpretato il protagonista dell'iconico The Rocky Horror Picture Show, che interprata il divertente portiere del Plaza Hotel, la struttura in cui Kevin passa la prima parte della sua "vacanza". Tuttavia la guest star che ha fatto più chiacchierare è stata quella di Donald Trump. L'ex presidente degli Stati Uniti, infatti, appare in una scena proprio all'interno dell'albergo, quando Kevin lo ferma in uno dei tanti corridoi lussuosi per chiedergli un'informazione. Secondo quanto riportato da Cinefilos, fu proprio il magnate a chiedere al regista Chris Columbus di prendere parte al film. In un'intervista rilasciata alla testata Insider, il regista ha infatti detto: "Come avviene con quasi tutte le location di New York bisogna sempre pagare una tassa per poter fare delle riprese in loco. Ci siamo avvicinati al Plaza Hotel, che all'epoca era di proprietà di Donald Trump, perché volevamo girare nella hall. Non eravamo in grado di ricostruire il Plaza in un teatro di posa. Trump disse di sì e noi pagammo la tassa. Ma poi lui ha detto: 'L'unico modo per voi di usare il Plaza è che io sia nel film'. Così abbiamo acconsentito a inserirlo nella pellicola e quando abbiamo fatto la prima proiezione di prova accadde una cosa stranissima: le persone esultarono quando Trump apparve sullo schermo. Così ho detto al mio montatore: 'Lasciamolo nel film. Lo facciamo per il pubblico'. Ma la verità è che Trump si è fatto strada nel film attraverso un atto di bullismo".


Mamma ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York. E' il film in programma stasera in tv, mercoledì 11 gennaio, su Italia 1, inizio alle ore 21.20. Commedia del 1992, regia a cura di Chris Columbus. Nel cast Macaulay Culkin, Joe Pesci, Daniel Stern e Tim Curry. La famiglia McCallister sceglie di trascorrere le vacanze di Natale in Florida, ma all'aeroporto il piccolo Kevin si perde e sbaglia aereo. Si ritrova quindi a New York. Grazie alla carta di credito del padre, prenota una suite al grand hotel, fa amicizia con una barbona e soprattutto sventa i piani criminosi degli incapaci ladri Harry e Marv.


Diretto da Chris Columbus nel 1992, Mamma ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York è una commedia degli anni '90 che vede protagonista Macaulay Culkin. L'attore torna a vestire i panni del piccolo Kevin McCallister dopo l'enorme successo mondiale ottenuto dal primo capitolo della saga di Mamma, ho perso l'aereo.


Mamma, ho riperso l'aereo - Mi sono smarrito a New York (Home Alone 2: Lost in New York) è un film del 1992 diretto da Chris Columbus, sequel di Mamma, ho perso l'aereo. Ha avuto poi due altri seguiti per il circuito home-video, Mamma, ho preso il morbillo (1997), con Alex Linz, e Mamma, ho allagato la casa (2002), con Mike Weinberg nel ruolo che era di Macaulay Culkin.


Come anche riportato da CBR, la Canadian Broadcasting Company ha recentemente eliminato la scena del cameo con Donald Trump da Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York. L'attuale Presidente degli Stati Uniti ci ha scherzato su Twitter: "Il film non sarà più lo stesso!"


la numerosa famiglia McCallister, di cui Kevin è l'ultimo rampollo, lascia in aereo Chicago per Miami dove passerà le vacanze natalizie. Questa volta il ragazzetto non viene dimenticato a casa, ma nel bailamme generale sbarca a New York e vi rimane solo. Mentre i genitori allarmatissimi contattano la polizia per le ricerche, Kevin tuttavia, non si sgomenta e dà inizio alle sue avventurose vacanze da "senza famiglia occasionale". Per cominciare orenota una lussuosa camera all'Hotel Plaza (di cui ha visto la réclame) a nome di suo padre, vi si installa, si concede succulenti colazioni, entra in lotta con Hector il portiere (che ha fiutato qualcosa di poco chiaro) e passeggia per le strade di New York, fra gli alberi di Natale giganteschi e vetrine illuminate. Tra le altre è affascinato da quelle dell'enorme negozio di giocattoli Duncan, dove lascia un'offerta per l'ospedale dei bambini poveri. Il guaio è che sono in circolazione due ladri evasi, Harry Lyme e Marvin Murchins, proprio quelli che assediarono Kevin in casa quando il ragazzo rimase tutto solo e grazie a non pochi marchingegni, riuscì ad avere la meglio su di loro. Dopo aver conosciuto l'anziana "donna dei piccioni" del Central Park (una barbona che da due anni non parla con nessuno, ma che con Kevin si sblocca e stabilisce una immediata amicizia), l'intraprendente ragazzo decide di sconfiggere una buona volta i suoi persecutori i quali lo hanno identificatoattirandoli in una casa disabitata di uno zio paterno. Kevin ha appreso che il duo vuol fare un colpo, rubando gli incassi dell'emporio Duncan: l'assedio si rinnova a New York, ma l'ingegnoso monello fra vernici, kerosene, contatti elettrici e mattoni lanciati dal cornicione come coriandoli riesce brillantemente ad avere il sopravvento. Poi Marvin ed Harry finiscono nel buio del Central Park inseguendo Kevin, feriti, bruciacchiati, umiliati per giunta da un nugolo di piccioni, che li becchettano sotto gli occhi divertiti della loro "signora", oltre che quelli dei poliziotti. Poiché Kevin aveva prudentemente scattato foto degli evasi proprio in mezzo a migliaia di giocattoli (e di dollari), rompendo con una sassata una vetrina per farli voltare al fracasso, i due torneranno in rpigione. Dal foglietto scritto che conteneva il sasso, Duncan apprende commosso la coraggiosa impresa del piccolo Kevin. La mattina di Natale, nella loro suite al "Plaza", tutti i McCallister si svegliano sommersi da una montagna di giocattoli. Ma prima l'intuito materno di Kate, che già alla vigilia girava per la Avenue cercando il bambino, aveva spinto la donna ai piedi del colossale albero installato davanti al Rockfeller Center: il suo Kevin non poteva essere che lì. E lì avviene il tenero incontro che finita l'avventura e per trascorrere il Natale con tutti i suoilo stesso Kevin desiderava ormai ardentemente. Non senza un saluto alla donna dei piccioni, alla quale il monello-irrequieto, ma affettuoso consegna in segno di amicizia una semplice, piccola palombella di gesso: lui ha la gemella (un dono, che Duncan in persona, messosi "quel" giorno alla cassa, aveva fatto al gentile visitatore). 041b061a72


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